PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO
ELABORATO DALL'INS. SAVERIO GAZZILLI -
Il progetto consiste essenzialmente nella ricostruzione a fini didattico-culturali di alcuni aspetti di un periodo storico focalizzato in Italia nella seconda metà dell’ottocento.
Tale periodo storico fu caratterizzato da grossi cambiamenti della società, italiana ed europea, cambiamenti ed innovazioni che hanno attraversato in maniera trasversale il mondo della cultura, dell’arte, della scienza e dell’economia.
I Macchiaioli sono essenzialmente l’espressione di un fermento che travolge, di un’arte intensa e patriottica che sconfina gli interni, i contorni, i muri e i profili alla ricerca di una verità che può esistere
solo lì dove la luce è sole, mare, cielo, natura. Così sono i loro ideali: semplici, liberi e vividi
come la loro luce; convinti di essere parte di un tutto naturale, di una verità che diffonde e irradia
cose, genti, luoghi e paesi, con gli stessi ideali e con la stessa luce !
Noi, con il nostro progetto, vogliamo provare a ricostruire questo microcosmo; vogliamo riviverlo e farlo rivivere anche ai nostri alunni; vogliamo raccontarglielo come si racconta una bella storia; vogliamo cantarlo, danzarlo, suonarlo e recitarlo come si recita una bella poesia, convinti come siamo che tutto ciò che fa bene al cuore fa bene anche alla mente e viceversa… e Dio sa se ne abbiamo bisogno !
Saverio Gazzilli
PROGETTO DIDATTICO-EDUCATIVO
ELABORATO DALL'INS. SAVERIO GAZZILLI -
Il progetto consiste essenzialmente nella ricostruzione a fini didattico-culturali di alcuni aspetti di un periodo storico focalizzato in Italia nella seconda metà dell’ottocento.
Tale periodo storico fu caratterizzato da grossi cambiamenti della società, italiana ed europea, cambiamenti ed innovazioni che hanno attraversato in maniera trasversale il mondo della cultura, dell’arte, della scienza e dell’economia.
I Macchiaioli sono essenzialmente l’espressione di un fermento che travolge, di un’arte intensa e patriottica che sconfina gli interni, i contorni, i muri e i profili alla ricerca di una verità che può esistere
solo lì dove la luce è sole, mare, cielo, natura. Così sono i loro ideali: semplici, liberi e vividi
come la loro luce; convinti di essere parte di un tutto naturale, di una verità che diffonde e irradia
cose, genti, luoghi e paesi, con gli stessi ideali e con la stessa luce !
Noi, con il nostro progetto, vogliamo provare a ricostruire questo microcosmo; vogliamo riviverlo e farlo rivivere anche ai nostri alunni; vogliamo raccontarglielo come si racconta una bella storia; vogliamo cantarlo, danzarlo, suonarlo e recitarlo come si recita una bella poesia, convinti come siamo che tutto ciò che fa bene al cuore fa bene anche alla mente e viceversa… e Dio sa se ne abbiamo bisogno !
Saverio Gazzilli
La tavolozza dell'artista tra passato e presente - Il ruolo della chimica nel...Concetta Lapomarda
Nel ppt è presentata solo una parte del lavoro di tesi realizzato.
Nel laboratorio didattico, è importante evidenziare come lo sviluppo tecnologico abbia influito sulla produzione dei pigmenti. Sono mostrate le istallazioni per realizzare il verdigris, a partire da rame e aceto, e diverse soluzioni che cambiano colore per sottolineare come, grazie alla chimica, si possano ottenere tanti colori diversi.
La parte finale, si compone di una esperienza diretta per mettere in luce anche le diverse caratteristiche del prodotto ottenuto. Punto chiave è il confronto finale che evidenzia come l'uso della pasta acrilica, preparata grazie al progresso tecnologico, permetta di avere un risultato migliore sotto diversi punti di vista.
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazion...Raul Gabriel
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazione Divisionismo Tortona-Museo Diocesano Tortona- testi di Paolo Bolpagni e Alessandro Beltrami
FRATTURA SCOMPOSTA
Numero di Gennaio - Febbraio 2014
Pagine 326
ARTISTI IN PRIMO PIANO
Ilaria Del Monte
Tina Sgrò
SONO… SARANNO FAMOSI
Alessandra Baldoni
Alice Colombo
Andrea Gnocchi
Anonymous Art
Cristina Costanzo
Daniela Cavallo
Denis Riva
Fabio Giampietro
Gabriele Buratti
Ketty Tagliatti
Linda Carrara
Marco Demis
Ornella Orlandini
Paola Mineo
Samuele Papiro
Simona Bramati
Tamara Repetto
Valentina Bardazzi
Valerio Spisani
Vincenzo Colella
Virginia Panichi
VISITATI PER VOI
RODIN il marmo la vita - Milano
GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO - Milano
AESTHESIS - Villa Panza - Varese
WUNDERKAMMER - Milano
HOMO LUDENS - Milano
ARTISSIMA - Torino
THE OTHERS - Torino
18SBARRA18 - Bologna
MARCUS JANSEN - Milano
ISIDE CONTEMPORANEA - Benevento
CHROMOPHOBIA Ryan Mendoza - Bologna
ANIMA-LI - Maurizio L'Altrella - Milano
WILD - Tiziana Vanetti - Paderno Dugnano
2 ANIME - Marica Fasoli - Brescia
ARCHI.TXT - Fabrizio Musa - Milano
HUMANIMAL - Marco Minotti - Sergno
POSTQARDS - Milano
FLUO REVOLUTION - Seregno
EXISTENCE - Luca Valotta - Milano
LIFEFRAMES - Milano
I MARTEDÌ CRITICI - Massimo Uberti - Milano
LETTERATURA NECESSARIA – Monza
L’INFORMATORE ARTISTICO
L’INTERIORITÀ, LO SGUARDO DENTRO a cura di Alessandra Redaelli - Piacenza
RISVEGLI 100% BIODEGRADABILE- Gianluca Chiodi - Milano
DA HONG KONG A LECCE Jara Marzulli di Flavia Lanza
DOMENICA È SEMPRE DOMENICA Fabrizio Segaricci di Arianna Beretta
THIERRY DE CORDIER di Federica Fiumelli
INTERVISTA A CHRISTIAN COSTA di Jessica Capra
TENDENZE. A QUALCUNO PIACE HOT di Alessandra Redaelli
LA PORTA DEI SOGNI Raimondo Galeano di Federica Fiumelli
PACIFIC - Fulvio Di Piazza - Milano
LA 55° BIENNALE DI VENEZIA I NUMERI
SHOCKING BAG l'ironia in una borsa
AMBARABACICCICOCCÒ
MADONNA NYC 83 - Casa Editrice Damiani
OKWUI ENWEZOR il nuovo direttore della Biennale di Venezia
SETUP Bologna
QUARTA DI COPERTINA
Milena Sgambato
doc.3 | Catalogo ThULab 2014 |
ThULab - Spazio per le Arti Visive ha come principale obiettivo la valorizzazione dell'arte in tutte le sue svariate espressioni, l'incontro e il dialogo tra l'artista e il fruitore, i collezionisti e addetti ai lavori.
ThULab - Spazio per le Arti Visive propone una nuova formula di autogestione in cui l'artista diventa promotore e realizzatore dei suoi progetti in collaborazione con altre figure professionali vicine al mondo dell'arte. A tale scopo mette a disposizione la professionalità dei suoi componenti e i suoi spazi espositivi.
ThULab – Spazio per le Arti Visive è il primo passo verso la RETE PER LE ARTI VISIVE IN PUGLIA, una kermesse che dialoga con il territorio, offre spazi espositivi, la possibilità di circuitare, si offre come richiamo e ripetitore della creatività pugliese e addetti ai lavori nel Sistema dell'Arte Contemporanea.
ThULab – Spazio per le Arti Visive pone una sfida: creare le basi per un Sistema dell'Arte Contemporanea in Puglia.
ThULab – Spazio per le Arti Visive è anche per chi cerca talenti, amatori, intenditori, collezionisti e operatori del settore. Gli appuntamenti diventano un’imperdibile occasione per creare nuovi e interessanti contatti commerciali e di scambio culturale.
ThULab - Spazio per le Arti Visive è un catalogo on-line e sarà una Banca Dati delle voci artistiche Pugliesi
Promuovo Evento in cui c'è stato un piccolo apporto!
Il dibattito sulle teorie dell’immagine e più in generale sulla cultura visuale si è fatto, nell’ultimo decennio, sempre più intenso. Ha attraversato un territorio di confine tra riflessione filosofica, estetica, teorie della rappresentazione, teorie dei media, con un respiro che ne ha ampliato enormemente la connotazione disciplinare, contaminando anche l’orizzonte culturale del rappresentare.
Lo scenario dischiuso coinvolge, infatti, in modo evidente l’ambito della rappre- sentazione e in qualche modo lo costringe a una riflessione che vede i termini di immagine, visualizzazione e rappresentazione ridefinire le proprie reciproche relazioni. Non si tratta solo di riflettere sul tema ampio della costruzione dei nessi referenziali tra immagine e realtà, che è centrale nelle pratiche del rap- presentare, ma di aprire la riflessione su di un orizzonte che riconosca nell’ima- ging e cioè nella ‘messa in immagine’ – e dunque nella narrazione e nella comunicazione per immagini – una dimensione in cui il pensiero visivo, non si limita semplicemente ad accompagnare il proprio referente, ma si dimostra ca- pace di innescare processi cognitivi e dunque di generare nuovo sapere.
In questo contesto l’uso del termine visualità si carica di significati molteplici. Nell’atto del ‘visualizzare’ è possibile, infatti, riconoscere almeno tre distinti modi della figurazione: l’ostendere, e cioè l’esibire, il rendere disponibile alla visione e alla conoscenza ciò che è, attraverso le modalità della retorica visiva; il rivelare, e cioè il rendere visibile ciò che è latente, utilizzando quelle che vengono de- finite come operazioni di trascrizione; e il raffigurare l’invisibile, nel senso con- cettuale che Massironi affida alla ipoteticografia e cioè il processo di raffigurazione di una ipotesi. A ciascuno di questi significati corrisponde un ap- proccio strategico della rappresentazione, in un orizzonte vasto nel quale è pos- sibile ricomprendere, accanto ad ambiti più tradizionali della produzione di immagini, quelli innovativi introdotti dalle possibilità offerte dalla riproducibilità tecnica prima, e dalle nuove dimensioni del digitale e dell’interattività, poi.
Il percorso di riflessione che il Settimo Seminario di studi “Idee per la Rappre- sentazione” propone, ruota intorno a un’idea di immagine intesa come ‘pro- cesso’ e cioè come costruzione complessa di un itinerario narrativo che va indagato in relazione a quegli insiemi di strategie progettuali, di pratiche visive e di teorie dello sguardo che ne sostanziano non solo il significato ma anche le pratiche d’uso, in continuità con un percorso di ricerca che ha caratterizzato gli studi sulla cultura visiva sin dagli anni Sessanta e di cui in qualche modo i visual studies rappresentano lo sviluppo più recente.
ebook del progetto Carbon Footprint, attraverso le arti digitali finanziato dal Miur e realizzato dalla Fondazione Mondo Digitale in collaborazione lo Sapienza Università di Roma in occasione del Media Art Festival 2017
La tavolozza dell'artista tra passato e presente - Il ruolo della chimica nel...Concetta Lapomarda
Nel ppt è presentata solo una parte del lavoro di tesi realizzato.
Nel laboratorio didattico, è importante evidenziare come lo sviluppo tecnologico abbia influito sulla produzione dei pigmenti. Sono mostrate le istallazioni per realizzare il verdigris, a partire da rame e aceto, e diverse soluzioni che cambiano colore per sottolineare come, grazie alla chimica, si possano ottenere tanti colori diversi.
La parte finale, si compone di una esperienza diretta per mettere in luce anche le diverse caratteristiche del prodotto ottenuto. Punto chiave è il confronto finale che evidenzia come l'uso della pasta acrilica, preparata grazie al progresso tecnologico, permetta di avere un risultato migliore sotto diversi punti di vista.
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazion...Raul Gabriel
LUCEBUIO Raul Gabriel , low resolution, ex cotonificio delle piane-Fondazione Divisionismo Tortona-Museo Diocesano Tortona- testi di Paolo Bolpagni e Alessandro Beltrami
FRATTURA SCOMPOSTA
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Alice Colombo
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Fabio Giampietro
Gabriele Buratti
Ketty Tagliatti
Linda Carrara
Marco Demis
Ornella Orlandini
Paola Mineo
Samuele Papiro
Simona Bramati
Tamara Repetto
Valentina Bardazzi
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Vincenzo Colella
Virginia Panichi
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DA HONG KONG A LECCE Jara Marzulli di Flavia Lanza
DOMENICA È SEMPRE DOMENICA Fabrizio Segaricci di Arianna Beretta
THIERRY DE CORDIER di Federica Fiumelli
INTERVISTA A CHRISTIAN COSTA di Jessica Capra
TENDENZE. A QUALCUNO PIACE HOT di Alessandra Redaelli
LA PORTA DEI SOGNI Raimondo Galeano di Federica Fiumelli
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LA 55° BIENNALE DI VENEZIA I NUMERI
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MADONNA NYC 83 - Casa Editrice Damiani
OKWUI ENWEZOR il nuovo direttore della Biennale di Venezia
SETUP Bologna
QUARTA DI COPERTINA
Milena Sgambato
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ThULab - Spazio per le Arti Visive ha come principale obiettivo la valorizzazione dell'arte in tutte le sue svariate espressioni, l'incontro e il dialogo tra l'artista e il fruitore, i collezionisti e addetti ai lavori.
ThULab - Spazio per le Arti Visive propone una nuova formula di autogestione in cui l'artista diventa promotore e realizzatore dei suoi progetti in collaborazione con altre figure professionali vicine al mondo dell'arte. A tale scopo mette a disposizione la professionalità dei suoi componenti e i suoi spazi espositivi.
ThULab – Spazio per le Arti Visive è il primo passo verso la RETE PER LE ARTI VISIVE IN PUGLIA, una kermesse che dialoga con il territorio, offre spazi espositivi, la possibilità di circuitare, si offre come richiamo e ripetitore della creatività pugliese e addetti ai lavori nel Sistema dell'Arte Contemporanea.
ThULab – Spazio per le Arti Visive pone una sfida: creare le basi per un Sistema dell'Arte Contemporanea in Puglia.
ThULab – Spazio per le Arti Visive è anche per chi cerca talenti, amatori, intenditori, collezionisti e operatori del settore. Gli appuntamenti diventano un’imperdibile occasione per creare nuovi e interessanti contatti commerciali e di scambio culturale.
ThULab - Spazio per le Arti Visive è un catalogo on-line e sarà una Banca Dati delle voci artistiche Pugliesi
Promuovo Evento in cui c'è stato un piccolo apporto!
Il dibattito sulle teorie dell’immagine e più in generale sulla cultura visuale si è fatto, nell’ultimo decennio, sempre più intenso. Ha attraversato un territorio di confine tra riflessione filosofica, estetica, teorie della rappresentazione, teorie dei media, con un respiro che ne ha ampliato enormemente la connotazione disciplinare, contaminando anche l’orizzonte culturale del rappresentare.
Lo scenario dischiuso coinvolge, infatti, in modo evidente l’ambito della rappre- sentazione e in qualche modo lo costringe a una riflessione che vede i termini di immagine, visualizzazione e rappresentazione ridefinire le proprie reciproche relazioni. Non si tratta solo di riflettere sul tema ampio della costruzione dei nessi referenziali tra immagine e realtà, che è centrale nelle pratiche del rap- presentare, ma di aprire la riflessione su di un orizzonte che riconosca nell’ima- ging e cioè nella ‘messa in immagine’ – e dunque nella narrazione e nella comunicazione per immagini – una dimensione in cui il pensiero visivo, non si limita semplicemente ad accompagnare il proprio referente, ma si dimostra ca- pace di innescare processi cognitivi e dunque di generare nuovo sapere.
In questo contesto l’uso del termine visualità si carica di significati molteplici. Nell’atto del ‘visualizzare’ è possibile, infatti, riconoscere almeno tre distinti modi della figurazione: l’ostendere, e cioè l’esibire, il rendere disponibile alla visione e alla conoscenza ciò che è, attraverso le modalità della retorica visiva; il rivelare, e cioè il rendere visibile ciò che è latente, utilizzando quelle che vengono de- finite come operazioni di trascrizione; e il raffigurare l’invisibile, nel senso con- cettuale che Massironi affida alla ipoteticografia e cioè il processo di raffigurazione di una ipotesi. A ciascuno di questi significati corrisponde un ap- proccio strategico della rappresentazione, in un orizzonte vasto nel quale è pos- sibile ricomprendere, accanto ad ambiti più tradizionali della produzione di immagini, quelli innovativi introdotti dalle possibilità offerte dalla riproducibilità tecnica prima, e dalle nuove dimensioni del digitale e dell’interattività, poi.
Il percorso di riflessione che il Settimo Seminario di studi “Idee per la Rappre- sentazione” propone, ruota intorno a un’idea di immagine intesa come ‘pro- cesso’ e cioè come costruzione complessa di un itinerario narrativo che va indagato in relazione a quegli insiemi di strategie progettuali, di pratiche visive e di teorie dello sguardo che ne sostanziano non solo il significato ma anche le pratiche d’uso, in continuità con un percorso di ricerca che ha caratterizzato gli studi sulla cultura visiva sin dagli anni Sessanta e di cui in qualche modo i visual studies rappresentano lo sviluppo più recente.
ebook del progetto Carbon Footprint, attraverso le arti digitali finanziato dal Miur e realizzato dalla Fondazione Mondo Digitale in collaborazione lo Sapienza Università di Roma in occasione del Media Art Festival 2017
Un legame antico unisce arte e scienza. Dall’idea di armonia nell’architettura greca, basata sulla Sezione Aurea, al legame tra musica e matematica definito da Pitagora e, quando, secoli dopo, agli inizi della Rivoluzione Scientifica, l’arte offre gli strumenti per l’osservazione. Ha senso parlare di due culture?
L’esperienza si propone favorire la didattica della Matematica e della Fisica nella scuola da un punto di vista storico – riflessivo, in grado di portare gli alunni ad un più ampio coinvolgimento verso la storia della Scienza. Il progetto “Adotta Arte e Scienza nella tua classe”, promosso da Esplica – no profit, Laboratorio per la divulgazione culturale e scientifica nell’era digitale, si ripromette di far percepire agli studenti, a partire da alcune frasi di scienziati ed artisti famosi (100+1 frasi, corredate da approfondimenti), la dimensione di unitarietà e di circolarità che caratterizza il rapporto tra Arte e Matematica o tra Arte e Fisica. Ispirandosi ad una citazione prescelta, ogni studente realizza un’opera grafica creativa ed originale, associata ad un commento personale, che chiarisce il legame tra la rappresentazione data e la frase considerata, dopo un approfondimento sul contesto storico e sull’autore della frase stessa. L’iniziativa si integra con gli strumenti comunicativi del Web 2.0: email, FaceBook, Twitter, Google+, sito web, Skype, ambienti di apprendimento in SL. Nel progetto vengono inoltre incoraggiate le attività ancillari che ciascuna scuola può facoltativamente proporre per utilizzare “Adotta” come “Starting point” per una connessione con il territorio. Le opere degli studenti sono valutate in due modalità: in base al maggior numero di “mi piace” in Facebook e da una commissione di esperti. Le frasi commentate possono essere usate dal docente come esemplificazione di possibili approcci alla pratica di classe o date direttamente agli studenti per una selezione in base alla propria preferenza. La raccolta è stata realizzata in condivisione e co–partecipazione dai suoi autori in ogni fase: dalla scelta dei personaggi famosi, alla selezione delle frasi, al loro vaglio e alla pre–analisi delle possibili tracce di commento. I testi pubblicati sono opera degli specifici autori ed esprimono la loro personale interpretazione. Si è sempre cercato di conciliarle fornendo elementi di richiamo e comparazione all’interno dei commenti stessi, dando così al lettore le stesse tematiche, affrontate con approcci diverse. La raccolta presenta prospettive e mappe da cui ogni docente può trarre idee e suggerimenti per aprire la strada della Storia della Scienza in classe. L’unità di apprendimento progettata da un team di docenti di diverse scuole e realizzata all’Istituto San Bernardino è stata ideata sulla base dell’iniziativa “Adotta” si appoggia su un’iniziativa promossa dal Politecnico di Milano.
V seminario estrategico_organizado_por_la_spe_de_argentinaMaruzells zells
El documento describe el programa del V Seminario Estratégico organizado por la SPE de Argentina sobre la energía en Argentina para los próximos 20 años. El seminario incluirá seis mesas redondas sobre temas como petróleo y gas, biocombustibles, energía nuclear y carbón, energías renovables, no convencionales y uso eficiente, así como conferencias sobre perspectivas energéticas. El objetivo es analizar las fuentes de energía de Argentina y proyectar su participación futura en la matriz energética del país.
Este documento presenta un diccionario visual de términos artísticos de la A a la K realizado por Juan Diego Caballero en el contexto del proyecto Artium. El diccionario contiene definiciones ilustradas de términos artísticos y su navegación se realiza a través de un índice e hipervínculos. Más información está disponible en el blog "Enseñ-Arte".
1. Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 CORSO DI COMUNICAZIONE VISIVA PROF. FULVIO CALDARELLI 6_Grammatica della visione. Sul colore
2. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli IL COLORE NELL’ARTE Strumento della mente tra figurazione ed astrazione Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore
3. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli INTRODUZIONE ALLA VISIONE La teoria del campo Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 IL COLORE NEL’LARTE Tra figurazione ed astrazione 4_ Grammatica della visione. Appunti per un approfondimento Bisonti , grotte di Altamura, spagna 10000 - 3500 A.C. La storia del colore nell’arte, nasce in tempi preistorici. Dai dipinti rinvenuti nelle caverne possiamo capire quali furono i primi colori utilizzati dall’uomo. Il più importante era il rosso, colore del sangue e quindi simbolo della vita. Venivano usati anche l’ocra ottenuto con la terra, e il nero con il carbone.
4.
5. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli INTRODUZIONE ALLA VISIONE La teoria del campo Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 IL COLORE NEL’LARTE Tra figurazione ed astrazione 4_ Grammatica della visione. Appunti per un approfondimento A. Lorenzetti, Annunciazione (1340) Siena Nel Medioevo a partire dal XI sec. Comincia ad essere usato il blu ricavato dall’azzurrite e dai preziosissimi lapislazzuli. I colori attribuivano una gerarchia di devozione: oro e rosso erano associati al culto della trinità dei santi e degli apostoli, il blu a quella della Madonna.
6. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli Il Medioevo: il trionfo del blu L’uso di colori diversi, nei vari periodi storici, è spesso giustificato da fatti culturali. Ci sono colori che fino all’anno 1000, avevano dei significati simbolici: il nero > colore del buio e dell’ignoto male. · il bianco > colore del bene. · il rosso > colore dell’intensità e del potere. · il blu > colore della civiltà occidentale. Le nuove tecniche di colorazione, permettono di ottenere dei blu brillanti che hanno il pregio di essere più economici rispetto al rosso. moltissime madonne dipinte in questo periodo, sono avvolte in un grande mantello blu bordato d’oro. Il blu, si ritrova anche nelle vetrate e nelle miniature. Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore
7. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli INTRODUZIONE ALLA VISIONE La teoria del campo Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 IL COLORE NEL’LARTE Tra figurazione ed astrazione 4_ Grammatica della visione. Appunti per un approfondimento Caravaggio , La vocazione di S. Matteo (1599) Roma Caravaggio rinnova profondamente l’iconografia religiosa e utilizza la luce¥colore in modo violento sempre in contrasto con l’ombra per rilevare i colori e costruirli plasticamente. I continui contrasti di luce e ombra sono il simbolo della lotta fra il bene e il male.
8. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli Umanesimo e Rinascimento: il colore della realtà Con l’Umanesimo e il Rinascimento, la nuova attenzione per l’uomo investe anche il colore che perde il suo carattere soprannaturale. Non si trovano più gli sfondi dorati. Il colore descrive i cambiamenti della luce solare nell’arco del giorno e i contrasti di luce creano atmosfere. Sono messi in evidenza piccoli particolari realistici, abiti drappeggi, strutture architettoniche, piante e animali. Nell’ambiente veneziano nasce la pittura tonale: il colore non è più subordinato al disegno ed è costretto a seguire il tratto, ma è esso stesso creatore di forme. Si sviluppa una ricerca sui fenomeni naturali: la luminosità , l’indefinito, colore della nebbia. Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore
9. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli Il Seicento: il trionfo dell’austerità Con l’avvento della riforma protestante, il clima austero della nuova morale impone non solo la lotta contro le immagini sacre, ma anche contro i colori: la tavolozza si riduce per di più al nero , al bianco, al grigio , ai bruni . Dagli sfondi neri si staccano le forme colpite dalla luce. Questa diventa la grande protagonista che, in assenza di una ricca varietà di colori, è in grado di dar vita ai dipinti. Il Settecento: l’affermarsi del bianco Verso la fine del settecento, con il Neoclassicismo, la forma e la linea hanno il sopravvento sul colore, che diventa secondario e in qualche modo si sacrifica all’armonia complessiva dell’opera; proprio in questo periodo vengono effettuati interventi di restauro sui monumenti dell’antichità, togliendo tutto il colore rimasto in ossequio alla moda per cui il bianco era il colore della classicità. Il Romanticismo: il colore ribaltato Con il romanticismo, il colore viene ribaltato e diviene oggetto di ricerca. L’arte esprime prevalentemente sentimenti ed emozioni individuali, spesso drammatiche. Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore
10. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli INTRODUZIONE ALLA VISIONE La teoria del campo Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 IL COLORE NEL’LARTE Tra figurazione ed astrazione 4_ Grammatica della visione. Appunti per un approfondimento A. Renoir , Le Moulin de la Galette, (1876) Parigi Macchie d’ombra e ci luce filtrano dagli alberi unendo i personaggi. Gli impressionisti studiano in modo scientifico i colori e la luce e come riprodurli facendoli diventare l’elemento fondamentale dei dipinti.
11. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli L’Ottocento: il colore della scienza Finalmente nell’ottocento il colore viene studiato scientificamente, sotto vari aspetti. Tutta l’arte moderna parte da qui. Tra i più attenti studiosi del colore troviamo gli impressionisti che analizzano la luce solare e le sue modificazioni su oggetti e monumenti, e l’effetto degli agenti atmosferici sui paesaggi. Il colore diventa “macchia” e ha il deciso sopravvento sulla forma. Non la ricerca, ma trasmette un’impressione della forma stessa Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore
12. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli INTRODUZIONE ALLA VISIONE La teoria del campo Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 IL COLORE NEL’LARTE Tra figurazione ed astrazione 4_ Grammatica della visione. Appunti per un approfondimento E. Munch , L’urlo, (1893) Il colore ha sempre meno riferimenti con la realtà, diventa mezzo espressivo per comunicare stati d’animo ed emozioni. Questo quadro fu ispirato dall’artista da una passeggiata lungo la costa, al tramonto quando parve al pittore, malato e stanco, che la nuvola diventasse rosso sangue, e tutti i colori della natura cominciassero ad urlare. L’effetto è ottenuto con colori violenti e crudi, tracciati ad onde che si urtano vorticose. Il grido pare correre verso l’osservatore lungo le linee diagonali della prospettiva distorta, pervadendo i sensi mediante contrasti vertiginosi di rossi e viola..
13. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli Il Novecento: protagonista il colore Gli artisti al giorno d’oggi sono sempre più in atteggiamento di ricerca, i movimenti cui danno origine sono sempre più numerosi e di durata sempre più breve. Tutto ciò anche perché nel mondo attuale le idee circolano più velocemente, e questo favorisce lo scambio di conoscenze reciproche: è difficile trovare una corrente artistica che non senta l’influsso delle altre. Dal punto di vista del colore è solo da circa cento anni che è avvenuta una grande rivoluzione in fatto di colore. Lo sviluppo della chimica ha permesso di ottenere migliaia di tinte, mentre, fino al secolo scorso erano conosciuti solo pochi tipi di pigmenti per lo più di origine animale o vegetale e oltretutto assai costosi. Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore
14. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli INTRODUZIONE ALLA VISIONE La teoria del campo Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 IL COLORE NEL’LARTE Tra figurazione ed astrazione 4_ Grammatica della visione. Appunti per un approfondimento Vassily Kandinsky. L'effetto del colore
15. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli Se si osserva una tavolozza coperta di colori si hanno due risultati: 1. si ha un effetto puramente fisico , cioè l'occhio è affascinato dalla bellezza e dalle qualità dei colori. L'osservatore prova un senso di appagamento, di gioia come un buongustaio che gusta una squisitezza. Oppure l'occhio viene stuzzicato, come lo è il palato da un cibo piccante. O, ancora, può calmarsi e raffreddarsi, come quando un dito tocca il ghiaccio. Sono tutte sensazioni fisiche, che in quanto tali durano poco. Sensazioni superficiali, del resto, che non fanno molta impressione a chi è insensibile. Proprio come, se si tocca il ghiaccio, si prova solo una sensazione fisica di freddo, che svanisce quando il dito si scalda, così, girato lo sguardo si dimentica l'effetto fisico del colore. Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore E proprio come la sensazione fisica del freddo del ghiaccio, quando è profonda, suscita altre profonde sensazioni e può provocare una intera serie di esperienze psichiche, così anche l'impressione superficiale del colore può diventare esperienza. Solo gli oggetti comuni hanno sull'uomo medio un effetto superficiale. Le cose che incontriamo per la prima volta ci fanno una profonda impressione. Così sperimenta il mondo il bambino, per il quale ogni oggetto è nuovo. Vede la luce, ne è attratto, vuole afferrarla, si scotta le dita e inizia ad aver paura e rispetto per la fiamma. Poi impara che la luce ha anche effetti positivi, oltre che negativi: dissipa il buio, allunga il giorno, può scaldare, cuocere, essere uno spettacolo piacevole da vedere. Sommate queste esperienze, la conoscenza della luce è compiuta, e le nozioni relative vengono immagazzinate nel cervello. L'interesse forte e intenso sparisce e la spettacolarità della fiamma lotta contro l'assoluta indifferenza. Così, a poco a poco, il mondo perde il suo incanto. Si sa che gli alberi danno ombra, che i cavalli corrono veloci e le automobili velocissime, che i cani mordono, che la luna è lontana, che la figura nello specchio non è vera. Solo con l'elevarsi dell'uomo si allarga la cerchia delle qualità che oggetti ed esseri hanno in sé. “ Il principio della necessità interiore” Da Vassily kandinsky, “dello spirituale nell’arte” SE 1989, pp. 43-46)
16. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore A uno stadio più evoluto questi oggetti e questi esseri acquistano un valore interiore e infine un suono interiore . La stessa cosa avviene per il colore, che su chi è poco sensibile ha solo un effetto superficiale, destinato a sparire con lo sparire dello stimolo. Ma anche questo semplicissimo effetto è di diversi tipi. L' occhio è attratto dai colori chiari, soprattutto dai più chiari e dai più caldi: il rosso cinabro attrae ed eccita come la fiamma, che ha sempre affascinato l'uomo. Il squillante ferisce a lungo l'occhio, come un acuto squillo di tromba ferisce l'orecchio. L'occhio diventa irrequieto, non riesce a fissarlo, e cerca profondità o riposo nel blu o nel verde. Ma a uno stadio più evoluto questo effetto elementare ne provoca un altro, più profondo e coinvolgente. In questo caso si ha: 2. l'altro fondamentale risultato dell'osservazione del colore, cioè il suo effetto psichico . Emerge allora la forza psichica del colore, che fa emozionare l'anima. La forza fisica primaria, elementare, diventa la via del colore verso l'anima. Resta ancora da stabilire se questo secondo effetto sia realmente immediato, come sembrerebbe dalle ultime righe, o se si raggiunga per associazione. Poiché l'anima è strettamente legata al corpo, è anche possibile che una emozione mentale ne susciti per associazione una corrispondente. Ad esempio il rosso, essendo il colore della fiamma, potrebbe provocare un'emozione mentale simile alla fiamma. Il rosso fiamma ha un effetto eccitante che può perfino provocare sofferenza, forse perché assomiglia al sangue. In questo caso risveglia il ricordo di un elemento fisico che indubbiamente fa soffrire. Se fosse così, potremmo facilmente spiegare con l'associazione mentale anche gli altri effetti fisici del colore, quelli che agiscono non solo sulla vista, ma anche sugli altri sensi. Si può supporre per esempio, che il giallo chiaro, per associazione col limone, dia l'impressione di acido. Ma non è possibile sostenere a lungo queste teorie. “ Il principio della necessità interiore” Da Vassily kandinsky, “dello spirituale nell’arte” SE 1989, pp. 43-46)
17. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore Proprio riguardo al sapore dei colori, si conoscono molti esempi che le smentiscono. Un medico di Dresda racconta che un suo paziente, da lui definito di "spiritualità non comune" sentiva una certa salsa sempre immancabilmente di sapore "azzurro" cioè come un colore "azzurro".(1) Si potrebbe ipotizzare una teoria analoga ma diversa, e cioè che nelle persone evolute la sensibilità è così sottile e le impressioni così immediate che l'effetto del gusto colpisce subito l'anima e si ripercuote sugli organi fisici (nel nostro caso sull'occhio). Sarebbe una specie di eco o di risonanza, come quando certi strumenti musicali, senza essere toccati, suonano all'unisono con altri strumenti che sono stati percossi direttamente. Gli uomini che hanno una profonda sensibilità sono come ottimi violini antichi che vibrano in tutte le fibre al minimo contatto con l'archetto. Questa teoria implica che la vista sia collegata non solo col gusto, ma con tutti gli altri sensi. E infatti è così. Alcuni colori hanno un aspetto ruvido, pungente, mentre altri sembrano così lisci e vellutati, che si ha voglia di accarezzarli (il blu oltremare scuro, il verde-cromo, la lacca di garanza). Anche la differenza tra toni caldi e freddi si fonda su queste sensazioni. Ci sono colori che sembrano liquidi (lacca di garanza), colori che sono sempre così compatti (verde cobalto, ossido verde-azzurro), da dare l'impressione di essicarsi appena spremuti dal tubetto. L'espressione "colori profumati " è molto diffusa. E infine la qualità musicale dei colori è così spiccata che non c'è nessuno che abbia cercato di rendere con le note basse del pianoforte l'impressione del giallo squillante o di definire voce di soprano la lacca di garanza scura.(2) Ma questa teoria (che effettivamente nasce sempre per associazione di idee) non basta a spiegare alcuni casi importanti. Chi ha sentito parlare di cromoterapia sa che la luce colorata può avere particolari effetti sull'organismo. Più volte si è tentato di adoperare la forza del colore per curare varie malattie nervose, e si è osservato che la luce rossa ha un effetto vivificante e stimolante anche sul cuore, mentre la luce azzurra può portare a una paralisi temporanea. E poiché questo effetto si può riscontrare anche negli animali e perfino nelle piante, cade completamente la teoria fondata sull'associazione. Questi fatti dimostrano comunque che il colore ha una forza, poco studiata ma immensa, che può influenzare il corpo umano, come organismo fisico. Se la teoria associativa in questo caso non basta, non è soddisfacente nemmeno per quanto riguarda l'effetto del colore sulla mente. In generale il colore è un mezzo per influenzare direttamente l'anima. Il colore è il tasto. L'occhio è il martelletto. L'anima è un pianoforte con molte corde. L'artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l'anima. “ Il principio della necessità interiore” Da Vassily kandinsky, “dello spirituale nell’arte” SE 1989, pp. 43-46)
18. Corso di Comunicazione visiva Prof. Fulvio Caldarelli Università per Stranieri di Perugia Laurea in Tecnica Pubblicitaria Anno Accademico 2006-2007 4_ Grammatica della visione. Sul colore “ E' chiaro che l'armonia dei colori è fondata solo su un principio: l'efficace contatto con l'anima. Questo fondamento si può definire principio della necessità interiore.” “ Il principio della necessità interiore” Da Vassily kandinsky, “dello spirituale nell’arte” SE 1989, pp. 43-46)